mercoledì, giugno 22, 2005

Perché punire



Non siamo particolarmente attratti dal pensiero animalista, quell'insieme di concetti che ruotano attorno alla sacralità dei diritti degli animali.

Però - alla lettura della notizia del massacro di una cavalla in quel di Collegno, paesino dell'appennino reggiano, per i pugni ed i calci del suo giovane padrone, irritato dalla riluttanza dell'animale a farsi cavalcare, nel corso di una gara con i butteri maremmani, alla fiera del primo giugno - vorremmo con tutto il cuore che, dalla LIDA nazionale alle più sperdute associazioni di amici degli animali, esistenti nel territorio nazionale, si convogliasse in un'articolata denuncia tutto il disprezzo, la vergogna, l'indignazione verso questo ributtante delitto, richiedendo la più severa condanna per la ferocia di un idiota e la stupidità di una folla inerte di fronte all' uccisione di un povero animale.
Il quale, secondo le cronache, ha accettato con gli occhi spalancati dalla sorpresa e dall'orrore la sua tragica fine, rotolando il corpo martoriato in una scarpata.

Ci auguriamo che venga altresì diffuso, in ogni angolo d'Italia, il nome ed il volto del pericoloso deficiente, autore incontrastato dell'atto criminale.

Nulla ci vieta di pensare che episodi così brutali, domani, lo possano vedere protagonista di violenze nei confronti di una persona.

Abbiamo visto, in tutti questi anni, moltiplicarsi i segnali di un amore esagerato per gli animali, una ricerca di attenzione e di protezione, che si poteva indirizzare meglio verso gli esseri umani più deboli.

Speriamo che l'entusiasmo e l'amore degli zoofili di professione si rivolga, oggi, ad una causa giusta.

Assumere tutte le iniziative possibili per trascinare in giudizio questo miserabile e farlo condannare, pubblicizzare il suo nome disgraziato in tutte le sedi possibili, per far riflettere sul disgustoso grado di barbarie ancora presente nella nostra società, paradossalmente legata, questa volta, al mondo contadino, paradigma spesso fasullo di un certo ambientalismo di maniera.

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