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lunedì, ottobre 08, 2012

Teologia delle tasse

Crediamo che il clima ecumenico tra laicissimi atei e religiosissimi pacifisti, riuniti ad Assisi, abbia suscitato un'euforia ingiustificata nella mente di Monsignor Ravasi accorto commentatore de ''La domenica''de Il sole 24 h nella sua universalistica rubrica denominata il ''Breviario''. 

Alla presenza del Capo dello Stato e forse proprio per questo, dimentico delle profonde sottigliezze descritte da un Santo come Tommaso, sempre più dimenticato, dai sacerdoti di professione, ha parlato di tasse e di peccati. 

''Chi non paga le tasse è un peccatore'' ha detto angelicamente il robusto personaggio, dimentico dei numerosi suicidi e della disperazione di tanti imprenditori e no, che non sanno come raggiungere la seconda settimana per sopravvivere e delle innumerevoli scandalose dilapidazioni di denaro poubblico da parte di privati, regioni, comuni province e partitocrati di stato.

Peccato è il caso di dire, ma per altri motivi.

Ricordavamo una chiesa schierata dalla parte del cittadino contro il potere. 

Ora i rappresentanti del cristianesimo scrivono sui giornali confindustriali e fanno  propaganda per equitalia, dimenticandosi del travaglio infinito dell'Imu sui beni ecclesiastici e dei molti affari poco trasparenti con la cricca da parte dei finanzieri vaticani.

mercoledì, febbraio 23, 2011

La globalizzazione della donna orizzontale




Il mondo moderno ha livellato tutto ed il matrimonio è un optional assai pericoloso, specialmente per chi pensa, da 'dolcestilnovista', che l'amore sia disinteressato e che le avventure per essere vere, da coniugati o no, debbano conservare un po' di mistero e farsi precedere da corteggiamenti alla Giacomo Casanova ( il quale di denaro, com'è noto, ne aveva sempre poco ed avrebbe considerato le donazioni in moneta all'altro sesso, oltre un certo limite, solo un riprovevole mercimonio).


Neppure il cattolicesimo è più quello di una volta. 

Oggi vedi salire sul palco di Ferrara perfino Formigoni (absit iniuria verbis), che, da casto qual è sempre stato, pur di difendere il suo cavaliere, si mette a discettare sui peccati veniali legati al sesso e agli atti impuri di bimbi e vecchietti, richiamando l'attenzione (come del resto gl'ineffabili Messori ed Amicone) sulla Chiesa universale di Roma, disposta a perdonare tutto, pur di ottenere pragmaticamente l'esenzione dall'Ici da parte del Governo ed altri concretissimi benefit.

Personalmente nutro ancora una profonda ammirazione per l'ineguagliabile A. de Cauteaubriand, cattolico reazionario e monarchico, ardente ed appassionato conquistatore di cuori e gonnelle femminili, fino al termine dei suoi giorni. 
Chi può essere paragonato, oggi, a questo fine intellettuale e brillante scrittore, il quale amava ripetere alle sue donne (peraltro meritevoli della massima attenzione, per mancanza di venalità): 'Il mio ultimo pensiero sarà per voi, madame!''

Tant'è. 'Così va il mondo', direbbe il prolifico e cattolicissimo Alessandro Manzoni.

Ma siamo proprio sicuri che questa globalizzazione della donna orizzontale sia veramente auspicabile?