giovedì, settembre 13, 2012

Attenti all'ircocervo


E' vero il termine liberale è ormai diffuso dappertutto e le dichiarazioni autoreferenziali di partiti e politicanti, intellettuali e giornalisti nel senso del liberalismo si sprecano. Giorni fa un abile inviato speciale del 'Corsera' definiva liberali di sinistra Renzi e Marino e li accomunava a al nome di Giannino.

Si fa una grande mescolanza dei termini liberal e liberali come se avessero lo stesso significato. Ciò non toglie che la patente di verità non possa essere attribuita agevolmente a circoli  movimenti e gruppi, che si ammantano di un termine nobile per fare i propri comodi e perseguire scopi diametralmente opposti ai principi di libertà.

Annita Garibaldi, pronipote dell'eroe dei due mondi,appartiene al Movimento federalista europeo, che si richiama a Gobetti, Bobbio, Spinelli & company.
Questo raggruppamento non si preoccupa di definere, sul proprio giornale, Piero Ostellino come il capofila dei 'liberali all'arancia'..., i quali se non puzzano di fascismo, poco ci manca.

Insomma la confusione è alle stelle e questa è il terreno favorevole per annientare chi tenta di salvaguardare un patrimonio ideale, culturalmente ricco e vivace e di coltivare alcune idee tradizionali elaborando soluzioni moderne per la società contemporanea, al di là dei dogmatismi e dei pregiudizi di chi si crede depositario del verbo anche tra liberali d.o.c. o chic.

E' utile pertanto rispettare alcuni criteri ermeneutici di fondo, ai quali si richiamava lo stesso Croce: liberale non vuol dire liberista, liberale di sinistra è sinonimo di liberal- socialista ed azionista e quindi rappresenta l'ircocervo, una vera e propria contraddizione in termini.

I circoli dei notabili liberali ben vengano dunque per i giovani, purché si rispettino grammatica e sintassi della politica depurata dagli ideologismi e si coniughi correttamente la parola liberalismo.