Concita De Gregorio, inviata di Repubblica, è la conduttrice di turno a Prima pagina, la rubrica radiofonica di lettura e commento dei giornali.
Oggi la federazione della stampa aveva proclamato uno sciopero, a cui non tutti i giornali avevano ovviamente aderito (ovviamente in quanto, la libertà di aderirvi o no è uno dei principi incontrovertibili della democrazia liberale e dello stato di diritto).
Ebbene, in mancanza d'altro, la giornalista ha letto e commentato i settimanali in edicola ed il quotidiano il Riformista, che è edito da una cooperativa, che non ha quindi controparte wquesta è la formalistica giustificazione), mentre ha tralasciato la lettura di altri quotidiani, come ad esempio Il Tempo di Roma, in quanto non aderente all'astensione.
Il bello è che la Concita, lungi dal giustificarsi per queste volute ed arbitrarie omissioni, ha dichiarato al microfono di Rai Tre, che lei stessa aveva esercitato la censura a senso unico, facendo intendere che i quotidiani non scioperanti non erano di suo gradimento.
Un bell'esempio di servizio pubblico, non c'è che dire, ed una esemplare lezione di faziosità a spese del contribuente.
A questo punto, da bastiancontrario, non ascolterò, per tutta la settimana, la daltonica De Gregorio ed acquisterò, per tutta la settimana, Il Tempo di Roma.
Chi ricorda "Les hussards"? C'era in Francia, negli anni sessanta,una cultura anti-ideologica, libertaire e joyeuse, irriverente verso le mode del tempo, dai gusti eleganti ed aristocratici,una compagine intellettuale lucida e brillante, acuta e valorosa, ardita e buissonière con fior di scrittori come Roger Nimier,Jacques Laurent,Michel Deon ed altri eminenti personaggi del calibro di Jean Giono, autore de "L'Ussaro sul tetto",una scuola di pensiero intramontabile.
venerdì, novembre 17, 2006
CENSURA
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