domenica, maggio 31, 2009

L'usserino Giuseppe Giusti:celebrazioni del bicentenario della nascita.


In occasione delle celebrazioni nazionali del bicentenario della nascita dell'usserino Giuseppe Giusti (1809-1850) vi segnalo che l’Editore Felici ed il Direttore della collana "Collezione del Caffè dell’Ussero" Alessandro Panajia, hanno accolto nella Collezione, visto anche l’oblio con il quale le Istituzioni pisane hanno lasciato cadere l’occasione per rievocare il celebre poeta di Monsummano, la ristampa anastatica della godibile e pregevole Vita di Giuseppe Giusti scritta da lui medesimo, raccolta e compilata da Guido Biagi sull’epistolario del poeta e stampata da Felice Le Monnier in prima edizione nel 1898.


Le sale del Caffè furono frequentate dal Giusti più delle aule della vicina Università.


All’Ussero il poeta di Monsummano si accompagnava con i goliardi più spensierati, aprendo a tutti le braccia ed il cuore.


E tutti insieme giocavano, bevevano, canzonavano gli sgobboni, discutevano di politica ed uscivano, poi, a far la serenata alle belle, o a vociare, per le strade silenziose, i cori dei "tre colori".

La presentazione del volume sarà SABATO 6 GIUGNO alle ore 17:30 al Caffè dell'Ussero a Pisa.


Agostino Agostini Venerosi DellaSeta

martedì, maggio 05, 2009

I veleni della politica


I veleni della politica
"E le tre ragazze entrate effetti­vamente nelle liste delle candi­dature per le europee? :Lara Comi ha due lauree, ha coordi­nato i giovani del Pdl in Lom­bardia, è dirigente della Giochi Preziosi. Mai andata in tv. Licia Ronzulli è una manager della sanità di altissimo livello, è re­sponsabile delle professioni sa­nitarie e delle sale operatorie del Galeazzi; l’imprenditore della sanità Giuseppe Rotelli la stima molto, va due volte l’an­no in Bangladesh. Barbara Ma­tera è laureata in scienze politi­che, me l’ha consigliata Gianni Letta, è la fidanzata del figlio di un prefetto suo amico. Ecco, ha fatto una parte in Carabinie­ri 7 su Canale 5, ma mai la veli­na. Insomma, mi creda, è una montatura. Parliamo di tre ra­gazze in gamba su settantadue candidati. E che male c’è se so­no anche carine? Non possia­mo candidare tutte Rosy Bin­di... "

L'intervista sul 'Corriere' di oggi al presidente del consiglio approfondisce altri temi di natura semi-privata che lasciamo alla valutazione del lettore. Qui pare invece importante sottolineare come in Italia non sia ancora possibile fare un passo avanti verso una politica che non sia intrisa di veleni e non conduca ad sempre più grave imbarbarimento del costume sociale.

Ci viene da pensare che alla fine tutto questo non sia frutto di una democrazia tentata e non realizzata, immatura e inaffidabile perché sorretta da consorterie che badano solo al potere e non ai cittadini e al benessere, in tutti sensi, della società.

Al momento in cui scoppiò il dramma del terremoto, sembrò che l'opposizione all'attuale governo avesse fatto una scelta di solidarietà sociale nel segno della nazione, per garantire la ricostruzione nel modo migliore, e nei tempi più solleciti, delle zone dell'Abruzzo colpite dal sisma.

Dopo poche settimane, la legge della jungla ha prevalso, travolgendo il clima di concordia, che sembrava potesse prevalere sulle fazioni, con distorsioni della realtà, diffamazioni, calunnie ed odi personali.

Non c'è da aspettarsi niente di buono, se la vita privata di un personaggio pubblico, senz'alcuna preoccupazione per la verità, viene usata come strumento di lotta politica, facendo prevalere il gossip sulla privacy ed il trash su alcune regole fondamentali della democrazia autentica.

Altro che federalismo, sussidiarietà, autonomia e tutte le garanzie, che si vogliono attuare nel nome dello stato di diritto e del rispetto della persona.

In questi giorni si assiste ad uno spettacolo indecente, un ritorno alla clava e alla tribù (con tutto il rispetto per la tribù).

Non siamo ancora un paese unito, se di fronte alle tragedie, l'argomento più importante da dibattere consiste nel quesito: veline sì, veline no?