giovedì, settembre 15, 2005

Viva Delon !


Sarà perché appartiene ad uno dei miti cinematografici più inossidabili del nostro tempo, perché come ricordava in un suo articolo Stenio Solinas, si tratta di un personaggio colto e sensibile, controcorrente, cioè con regole etiche, che non appartengono al politicamente corretto né all'ipocrisia sociale, ma sono fieramente fondate su patti di lealtà e di amicizia, al di là di ruoli e di rendite di posizione, sarà per il suo nichilismo attivo e per l'impegno professionale profuso generosamente in tantissimi anni di carriera, solo in parte legati alla bellezza del fisico, ma piuttosto al fascino che ha saputo conquistarsi presso il pubblico europeo e no, ma Alain Delon rimane uno dei nostri prediletti, oggi più di ieri, a causa proprio della sua confessione di debolezza e fragilità, di depressione, malinconia e disperazione di fronte all'esito della sua vita non breve, intensa, drammatica, vissuta con il cuore più che con la razionalità, tanto d'ammalarsene e da sospettarne lo schianto.

Il suo desiderio di uscire dall'esistenza per propria mano, ammesso che accadrà (e speriamo che non accada), sono un estremo atto di coraggio ed un richiamo agli affetti più profondi.
Un atteggiamento che merita rispetto per la dignità ed il sentimento di profonda umanità che lo ispirano.
Ci vengono in mente le parole di Drieu la Rochelle per bocca del protagonista di uno dei suoi romanzi più affascinanti e significativi, "Fuoco fatuo": Mi uccido perché voi non mi avete amato, perché io non vi ho amato, per rinsaldare i nostri legami.So bene che si sopravvive più da morti che da vivi nella memoria degli amici...
Viva Delon!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
ti ringrazio per la visita e per l'interessamento ad aiutarci.
Nei commenti al post riguardante i feed trovi tutte le istruzioni.

Buona Vita!

Piero Sampiero ha detto...

Grazie a te. Proverò a seguire le istruzioni. Salve.