mercoledì, febbraio 23, 2011

La globalizzazione della donna orizzontale




Il mondo moderno ha livellato tutto ed il matrimonio è un optional assai pericoloso, specialmente per chi pensa, da 'dolcestilnovista', che l'amore sia disinteressato e che le avventure per essere vere, da coniugati o no, debbano conservare un po' di mistero e farsi precedere da corteggiamenti alla Giacomo Casanova ( il quale di denaro, com'è noto, ne aveva sempre poco ed avrebbe considerato le donazioni in moneta all'altro sesso, oltre un certo limite, solo un riprovevole mercimonio).


Neppure il cattolicesimo è più quello di una volta. 

Oggi vedi salire sul palco di Ferrara perfino Formigoni (absit iniuria verbis), che, da casto qual è sempre stato, pur di difendere il suo cavaliere, si mette a discettare sui peccati veniali legati al sesso e agli atti impuri di bimbi e vecchietti, richiamando l'attenzione (come del resto gl'ineffabili Messori ed Amicone) sulla Chiesa universale di Roma, disposta a perdonare tutto, pur di ottenere pragmaticamente l'esenzione dall'Ici da parte del Governo ed altri concretissimi benefit.

Personalmente nutro ancora una profonda ammirazione per l'ineguagliabile A. de Cauteaubriand, cattolico reazionario e monarchico, ardente ed appassionato conquistatore di cuori e gonnelle femminili, fino al termine dei suoi giorni. 
Chi può essere paragonato, oggi, a questo fine intellettuale e brillante scrittore, il quale amava ripetere alle sue donne (peraltro meritevoli della massima attenzione, per mancanza di venalità): 'Il mio ultimo pensiero sarà per voi, madame!''

Tant'è. 'Così va il mondo', direbbe il prolifico e cattolicissimo Alessandro Manzoni.

Ma siamo proprio sicuri che questa globalizzazione della donna orizzontale sia veramente auspicabile?

Nessun commento: