martedì, febbraio 22, 2011

Berlusconeide


l cavaliere nella sua vita privata può fare quello che vuole, come Bersani, Di Pietro, Vendola, Diliberto, Marrazzo, etc, etc, etc.
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Quello che è poco opportuno e che la sua attività di privato cittadino si riverberi o influenzi la sua posizione di capo del governo e uomo pubblico: se non avesse fatto la telefonata in questura nella qualità (e non nella funzione) di premier, oltretutto prendendo per i fondelli funzionari dello stato e magistrato, non si sarebbe cacciato in questo pasticciaccio che grava come un macigno nella politica interna ed internazionale.
Delle due l’una: o SB è un grande ingenuo, e questo non è un pregio per un aspirante statista; oppure è un furbacchione, che crede di essere più in gamba degli altri, convinto che con i quattrini e una buona dose d’impudenza, si possa averla vinta su tutti; ed anche questo non rientra nelle caratteristiche di un abile politico.
Ora, con Benedetto Croce, possiamo dire che da un uomo, il quale voglia fare bene il suo mestiere, ci si aspetta che sia all’altezza della propria vocazione, indipendentemente dai suoi vizi privati, quando restano tali.

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