mercoledì, febbraio 16, 2011

Donne in piazza

Donne in piazza? A volte serve manifestare, perché non basta prendere la metro, come scrive Mughini, per capire che esiste un'Italia  diversa e migliore da quella che traspare dalle cronache mondane e giudiziarie e da gossip che riempiono i mass-media. 


Si rischia di considerare la cosiddetta' maggioranza silenziosa' sempre pronta ad appoggiare silenziosamente i benpensanti parrucconi ed ipocriti, che più che al popolo pensano ai loro affari privati, una volta eletti in parlamento e nelle varie giunte locali per fare la rivoluzione liberale.Altro che anti-puritanesimo. Qui siamo all'oscenità elevata a sistema.


E' necessario quindi, che oggi, mentre il governo cerca puntelli, a destra e a manca, per proteggere il capo del capo, dalla spada di Damocle dei processi, che il ceto medio e piccolo borghese, insieme con le classi più deboli e diseredate, ' massacrati', in nome della crisi globale e della stagnazione economica, con aumenti vergognosi di tasse e balzelli criminali, al solo scopo di foraggiare partiti e partitini, carrozzoni piccoli e grandi, società partecipate dai politicanti, enti inutili e la celebre maggioranza silenziosa sia partecipe anche della protesta contro il malcostume e l'idea sciagurata secondo cui, per avere un po' di spazio nel mondo del lavoro, la strada obbligata sia quella della mercificazione e della rassegnazione alle prepotenze dei 'lorsignori'.


Non furono le donne cilene a decretare la fine di un regime, battendo, per le strade, pentole e coperchi?


http://notizie.tiscali.it/articoli/collaboratori/giampieromughini/11/02/donne-in-piazza-dignita.html

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