venerdì, luglio 08, 2005

Inglesi anche noi


Dopo i molteplici attentati e l'orrenda strage ad opera degli odiosi estremisti islamici nella metropolitana ed in altri punti della città di Londra, nessuno degli europei può sottrarsi alla partecipazione addolorata al lutto della nazione britannica.

L'Inghilterra, che non da oggi ha dato prova di lealtà nei confronti dell'Occidente, di grande rispetto per le etnie culturali e le guarentigie personali in nome della libertà, non può essere considerata estranea alla comune patria europea e, naturalmente, ai valori incarnatisi in questa entità - a difesa della sua millenaria civiltà, nata dalla matrice greco-romana, cristiana e liberale (nel senso più elevato e pregnante del termine).
Seppure sottoposta a critiche non sempre fondate ed in fase di profonda crisi d'identità, in molti casi agevolata dalle posizioni particolariste degli stessi suoi governanti, l'Unione europea esiste, è una realtà concreta da decenni, prima ancora di allargare i suoi confini a nuovi paesi.
Qui non è tempo di riaprire polemiche per addebitare responsabilità a chi dell' Europa vuol fare una passiva ancella dei propri egoistici interessi, ma è necessario richiamare invece il comune impegno nel processo d'integrazione e con vigore riaffermare la realizzazione di un organismo politico rinnovato, che esalti - coordinandole- le varie soggettività nazionali.
La strage di Londra ci porta tutti a riflettere sugli errori del passato per chiedere un maggiore coinvolgimento contro il terrorismo, l'intolleranza, il fanatismo per la salvaguardia dell'anima europea ed occidentale, superando i vieti schemi del mercantilismo fine a se stesso in una visione più propriamente politica e spirituale, capace d'imporsi al mondo quale modello avanzato ed equilibrato, culturalmente radicato e portatore di nuovi progetti e speranze anche per gli altri popoli extraeuropei.
L'inghilterra siamo noi.
Dovremmo essere tutti come gl'inglesi fieramente determinati a combattere più di prima, in nome della nostra civiltà, la barbarie terroristica.
Dovremmo avere la stessa compostezza, la stessa dignità, lo stesso riserbo nella sofferenza, e al tempo stesso la ferma volontà nel credere in se stessi piegare la fanatica delinquenza internazionale, la bandiera della morte e della bestialità, la stupidità di menti manipolate dal fondamentalismo omicida.
Evviva l'Inghilterra, esempio solenne di orgoglio e di forza morale per i veri europei.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Assolutamente codivisibile!