domenica, marzo 06, 2011

Romiti contro Mediaset


Con tutto il rispetto per Romiti, mi pare che le sue parole di biasimo nei confronti del capo del governo e dei suoi affari poco trasparenti non presentino nulla di nuovo rispetto a quello che ognuno di noi vede da molto tempo: il premier, anche se non è l’unico, incarna il conflitto d’interessi in vastissimo campi dell’economia, di cui l’informazione è un baluardo.
Ma ci si può sorprendere?giannelli
Abbiamo sentito Sallusti teorizzare che la carta stampata (e i media) sono al servizio d’interessi e non possiamo quindi sorprenderci che mediaset vada all’assalto dell’impero rcs, cominciando dalla conquista del ‘Corriere’.
Questo non è un paese liberale.
E’ un paese in cui dominano monopoli e oligopoli alla faccia della libertà d’impresa e dei diritti del cittadino e del consumatore.
L’unico scopo dei grandi gruppi economici ed in primis, purtroppo, di quelli che fanno capo al presidente del consiglio è quello di accumulare guadagni in un modo e nell’altro, e contestatualmente manipolare la pubblica opinione a proprio vantaggio.giann620-627
Ci dispiace dirlo, perché anche noi, come tanti, avevamo creduto alle promesse di cambiamento, innovazione e ‘ammodernamento’ della società e delle istituzioni ed oggi, quasi quasi,dobbiamo rimpiangere le lottizzazioni di Tv e giornali della prima repubblica, se non altro per il modo ‘felpato’ in cui avvenivano.
Guardate se, per caso, qualcuno si scandalizza più di sapere che i quotidiani sono spesso ‘armi improprie’ al servizio del potere, o se si ha interesse a conoscere lo stato degl’interessi intrecciati con la politica.gia
Dubitiamo fortemente che la politica non sia condizionata pesantemente dagl’interessi personali di chi forma l’establishment, sia in campo interno che internazionale.
Ma noi ci permettiamo di criticare gli Usa (qualsiasi cosa faccia), un paese che, nel bene o nel male, garantisce quel che rimane ancora dalle rovine della civiltà occidentale e non riusciamo a trovare la forza per ribaltare la nostra democrazia malata e mafiosa, perché la disastrosa assuefazione alla partitocrazia ormai ha addormentato le nostre coscienze.

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