sabato, agosto 02, 2008

Coup de soleil


E Borghezio, dove lo mettiamo?


L'Ansa di oggi dà notizia delle ultime affermazioni su Garibaldi da parte dell'eurodeputato Borghezio, piemontese, affiliato alla Lega Nord, distintosi in passato per alcune azioni esemplari come l'arresto illegale di un marocchino, trovato per caso sulla sua strada ed altre iniziative consimili, che lo hanno esposto un bel giorno ad alcune botte. altrettanto esemplari da parte di alcuni appartenenti ai centri sociali.


Non so se abbiate presenre il personaggio, a metà strada tra l'esperto culinario Raspelli e un rinoceronte messo in libertà in qualche oasi africana naturalista.


Sta di fatto che il Nostro non ha conseguito particolari meriti scientifici in campo storiografico, anche se da giovane ha militato nelle formazioni di estrema destra ispirate, non si sa bene perché, dal culto dei Celti.


Ora, potrebbe darsi il caso che la sua competenza sulle antiche popolazioni del Nord Europa lo abbia condotto a pensare che Garibaldi sia tuttora, un nemico da abbattere, nostante la barba ed i capelli biondi dell'eroe dei due mondi, e che quindi valga la pena di tanto in tanto di elargire, con la grazia che gli è consueta, qualche veemente insulto...
Dopo aver colto l'occasione di poterlo definire un tangentista in una trasmissione televisiva, senza mezzi termini dichiara ai giornali che Giuseppe Garibaldi politicamente era un co......
Sulla base di quali dati un giudizio simile sia scaturito dalla poliedrica mente del parlamentare non lo sappiamo, ma è certo che Garibaldi era ed è ricordato come un antipolitico.

E comunque se era un tangentista dubitiamo che fosse un c...... in politica.


Veda quindi di mettersi d'accordo con se stesso l'ingombrante eurodeputato, prima di dare spettacolo.


Questa recrudescenza nei confronti di uno dei protagonisti più popolari del Risorgimento, oltre che fuor di luogo, considerati gli studi storici più accreditati sul valore indiscutibile del suo contributo all'unità nazionale, ci pare solo strumentale, una facile propaganda ed un esercizio inutile.


Prima si diceva: guai a parlar male di Garibaldi !

Oggi siamo all'estremo opposto. Denigrarlo è come sparare sulla Croce Rossa ormai.

E qualcuno, come Borghezio, ritiene magari di poterne trar vanto.


Perché, chiediamo, non fa qualche sberleffo ai centri sociali? Ha paura di prenderle di nuovo?
Un fatto è certo.
Non saranno le ridicolaggini di un politico di periferia a togliere Giuseppe Garibaldi dalla storia del nostro paese, nella quale è entrato e vi rimarrà a pieno titolo.
Piuttosto: Borghezio dove lo mettiamo?

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