venerdì, agosto 22, 2008

Sardegna Arcaica




Proprio in questo periodo di flagello turistico, in cui tengono banco le polemiche tra la Santanché e Briatore sul primato della cafoneria al Billionaire, il locale più in di Porto Cervo, di cui sono entrambi soci, consentiteci di allontanarci dall'atmosfera mondana e volgaruccia della Costa, per fare una breve puntata a Siligo, un paese dell'interno della Sardegna, sede di un moderno planetario ed appartenente al Logudoro, antico granaio dei tempi dei romani , dove ancora si coltivano gli usi antichi, si ammirano paesaggi meravigliosi e si conserva una natura incontaminata e rigogliosa. La cittadina ebbe la ventura di dare i natali alla cantante Maria Carta, ormai scomparsa, alla quale ha dedicato un museo.
La sua bellissima voce è incisa nella memoria dell'Isola più vera ed autentica, quella che mantiene ancora, nonostante un certo turismo mordi e fuggi o, semplicemente consumista, o da neo-ricchi snob e triviali la incontaminata nobiltà.
Ci piace richiamare l'Ave Maria, cantata da Maria Carta in lingua sarda, derivata dal latino, è un simbolo di quella terra arcaica che sopravvive alla mondanità, ai guasti della politica, al decadimento del buon gusto, alla mancanza di educazione, alla perdita del senso della bellezza e al tramonto dell'eleganza e della sobrietà dei costumi.
Niente di meglio farvi riferimento in questo mese, denso di significati culturali e spirituali, contro lo sbracamento selvaggio e barbarico dei gavettoni e dei night, turpi raccoglitori di rumori e persone sguaiatissime ed incolte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie