venerdì, aprile 27, 2007

Mobbing femminile









E' già da qualche anno che la parola mobbing sta avendo fortuna, almeno come indice di un fenomeno che avanza in tutti i settori della vita sociale.

Lo strano è che il suo uso si accompagna alla conquista di spazi sempre più ampi da parte dell'aggressività femminile.

Ora, lo strapotere di ceti erroneamente considerati deboli non è neanche troppo preoccupante per chi, come il sottoscritto, considera le donne il sale della vita e le vere custodi dei valori virili, un tempo riservati ai soli uomini.

Dopotutto, è stata la rinuncia dei maschi ad esercitare le proprie prerogative a dare spazio al rampantismo muliebre e quindi non è il caso di lamentarsi.

In campo sessuale, inoltre, quest' ondata di machismo alla rovescia aiuta molto le persone pigre ed apre nuovi spazi alle conquiste di cuori solitari, desiderosi di nuove unioni, senza l'impegno complicatissimo da destinare a corteggiamenti, un tempo, lunghi e defatiganti.

Quel che non va bene è invece l'esercizio della violenza a danno dei poveri mariti o sfortunati partner, all'interno della famiglia o delle convivenze di fatto.

C'è un allarme crescente, specialmente tra i padri che hanno perso qualsivoglia funzione all'interno del gruppo familiare, proprio a causa del mobbing esercitato brutalmente e con crudele sistematicità da mogli o compagne virago, raggiungendo livelli di parossismo inimmaginabili.

Uomini denunziati al "Telefono azzurro", finiti sotto le grinfie del Tribunale dei minori con le accuse più infamanti, che vanno dalle lesioni alle molestie sessuali e agli stupri, il più delle volte rivelatesi perfidi strumenti di vessazione, per conseguire l'allontamento dei malcapitati dalla casa e dai figli.

Episodi di persecuzioni sempre più raffinate costituiscono ormai una fase consueta alla separazione, grazie all'opera di femmine scatenate e feroci.

Un povero disgraziato, ad esempio, si è salvato miracolosamente dall'azione corrosiva dell'acido muriatico, sparso, dalla sua ex, sul sedile della propria auto, nel tentativo d'incendiargli le parti intime, al fine manifesto di comprometterne le capacità riproduttive.

Qui si esagera col mobbing e non si tiene conto che sussistono altre possibilità di indirizzare più amabilmente gli eroici furori.

Per favore signore e signorine, evitate di accreditare l'idea che il peggior difetto della donna, come s'insinua troppo spesso, sia quello di credere di avere sempre ragione!

Nessun commento: