Avevamo intuito qualcosa al riguardo, ma ora ricerche scientifiche adeguate al'importanza (straripante) del tema ce lo hanno confermato: il sesso fa bene.
Gli esperti, medici e biologi, farmacisti e psicologi, con i testa la dottoressa Alessandra Graziottin del S. Raffaele di Milano, dicono di tenerne conto per la salvaguardia della propria salute fisica e psichica e... morale (aggiungiamo noi, perchè - quando il nostro organismo è in ordine - anche l'etica se ne avvantaggia: basti pensare che abbassando il livello di testosterone nel sangue, diminuisce sensibilmente, fin quasi a scomparire, la nostra aggressività).
C'è anche una durata ottimale, trenta minuti al giorno, per le pratiche del settore e sarà bene tenerne conto quando ci dedichiamo ad esso. Meno tempo sarebbe insufficiente, mentre più tempo diverrebbe eccessivamente impegnativo, almeno per noi occidentali.
Insomma, né l'usa e getta, né lo stakanovismo fanno bene ai nostri ormoni, ma ognuno può regolarsi come crede: l'importante è farlo!
Ma l'attività di cui parliamo è utile anche come test per valutare il proprio benessere,evitando lunghe e costose indagini cliniche e di laboratorio.
Perché?
Questo è l'altro aspetto interessante, scoperto dagli scienziati.
Se l'attività sessuale si svolge secondo i ritmi canonici e raggiunge il risultato previsto, vuol dire che il cuore, il fegato, i reni, la milza, gli zuccheri e l'adrenalina, la circolazione venosa ed arteriosa, le articolazioni e tutti i cinque i sensi funzionano regolarmente: si è in buona salute.
Che vogliamo di più e di meglio?
E allora, coraggio.
Cerchino di reagire, gli uomini, all'assopimento sempre più diffuso del desiderio e della libido, di fronte all'esercito pletorico di ragazze smutandate (per usare un termine forbito della bontonista per eccellenza, Lina Sotis), di ombelichi roteanti e natiche rutilanti, esibiti sfacciatamente da femmine, di qualsiasi età e condizione sociale, pronte a catturare l'attenzione di maschi predatori, anche e soprattutto, in misura inversamente proporzionale alla bellezza dei proprio aspetto, vieppiù somigliante, a quello di oranghe, scimmiette e bertucce.
Chi ricorda "Les hussards"? C'era in Francia, negli anni sessanta,una cultura anti-ideologica, libertaire e joyeuse, irriverente verso le mode del tempo, dai gusti eleganti ed aristocratici,una compagine intellettuale lucida e brillante, acuta e valorosa, ardita e buissonière con fior di scrittori come Roger Nimier,Jacques Laurent,Michel Deon ed altri eminenti personaggi del calibro di Jean Giono, autore de "L'Ussaro sul tetto",una scuola di pensiero intramontabile.
martedì, maggio 01, 2007
Il sesso fa bene
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