martedì, dicembre 27, 2005

La lezione di Don Chisciotte


Cari lettori, che cosa c'è di meglio, in questi giorni di vacanza, che rileggere qualche pagina di un celebre libro, come il Don Chisciotte?

Credo che, in tempi di omologazione televisiva, la lettura di qualche avventura dell'immortale eroe di Cervantes sia l'antidoto migliore, per riflettere sul nostro destino di uomini in balìa degli eventi, ma grazie alla fantasia e all'inventiva, alla passione e alla poesia, capaci ancora di scegliere la meta da raggiungere, senza i condizionamenti dei mass-media, ma in piena autonomia per fare quel che vogliamo con convinzione autentica.

Lina, una mia giovanissima parente, che vive negli USA, già laureata in Scienza della comunicazione, ed esperta nell'arte fotografica, ha scelto di frequentare il conservatorio per imparare a suonare il piano secondo le buone e difficili tecniche delle scuole di alto livello.

Anni fatica per fare quello che desidera con il cuore, e con la prospettiva di non guadagnare certamente i lauti compensi di chi si dedica alla fotografia professionale.

E' un piccolo esempio, ma una grande lezione per chi vuole sottrarsi alle imposizioni della società moderna, dove spesso vale più lo status symbol che l'armonia con se stessi.

La decisione di Lina sarebbe stata approvata dal grande e nobile cavaliere e dal suo inimitabile creatore, il quale, prima di tutto, ha descritto una categoria dell'animo umano: la libertà morale.