sabato, agosto 06, 2005

Grillini canterino


Non sappiamo quale sia la specifica competenza professionale dell'onorevole Grillini, presidente dell'arci gay e deputato diessino presenzialista.Ma crediamo che, al di là del relativismo imperante, egli non abbia dubbi sull'evoluzione del terzo sesso e dei nuovi compiti delle famiglie omofile e lesbiche.

In una conversazione sul tema delle coppie omosessuali e dell'adozione di figli da parte di quest'ultime, si è esibito in una performance pedagogica per i non addetti, di tale levatura da fare invidia ai cantori della modernità areligiosa e matematico-scientifica, che trova in Vattimo e Giorello i più rappresentativi esemplari.

Le ultime conquiste legislative in Spagna e la ventata di olandesizzazione, che attraversa i paesi europei, lo hanno convinto evidentemente che gli ostacoli ad una piena equiparazione agli altri sessi e alle coppie - un tempo - definite normali si possano agevolmente superare, in nome delle magnifiche sorti e progressive degli ex diversi, per condurli ad esercitare - a pieno titolo - maternità o paternità, senza più differenze di ordine biologico e psicologico.

Sotto quest'ultimo aspetto, l'ultimo debole baluardo è stato faticosamente innalzato, nel corso dell'incontro, da Anna Rita Parsi, psicologa evoluta e à la page, ma non del tutto svincolata, per il Saggio Grillini, da pregiudizi inammissibili e vieti luoghi comuni.

Infatti, alle obiezioni della prima, circa il diffuso timore sociale verso i matrimoni del terzo tipo, a causa della preoccupazione derivante dalla mancanza di nascite future, il parlamentare ha brandito trionfalmente i risultati delle più aggiornate indagini demoscopiche, secondo cui gli esseri più prolifici al mondo sarebbero proprio loro: gay e lesbiche.

Veramente egli si limita ad affermazioni perentorie, senza chiarire bene le fonti informative a cui riferirsi, ma la dichiarazione facilita comunque il successivo passaggio alla conquista dei figli, da attribuire alle nuove coppie, o con l'inseminazione artificiale, o con le adozioni.

A nulla valgono le argomentazioni della Parsi al riguardo, nel sostenere non tanto la diversità di funzioni, quanto quella (bontà sua!) di ruoli differenti tra padre e madre, costituenti fattori insostituibili di crescita per maschi e femmine, come la famiglia naturale (senza che l'aggettivo suoni offesa per alcuno, per carità!) testimonia da millenni.

Il Grillini se ne frega di questi argomenti, li giudica trascurabili di fronte allo zapaterismo che avanza e confina la psicologa nell'ultima spiaggia del sessismo, trattandola con malcelato disprezzo e costringendo la povera donna a ritirarsi in buon ordine con le ultime patetiche, sorpassate convinzioni pseudoscientifiche.
E noi?
Irriducibili nostalgici di antiche culture e pervicaci continuatori di pratiche erotiche reazionarie come faremo ad adattarci al nuovo mondo, ineluttabilmente destinato ad essere l'unico valido traguardo per il cammino dell'umanità?

L'importante quesito non ha avuto modo di essere affrontato nell'occasione.

E'probabile, però, che il canterino della new age sessuale ci prospetti la possibilità, per il nostro bene e e la nostra salvezza, di fronte alle dette indiscutibili verità, di frequentare appositi corsi di rieducazione, come avveniva in Cina ai tempi gloriosi della rivoluzione culturale, in modo da poter sviluppare una mentalità confacente al prossimo assetto sociale e riscattarci cosi dall'errore oscurantista.

Perché Grillini non propone, al compagno Presidente della Rai, un ciclo di trasmissioni televisive dedicate alla scoperta delle gioie e del primato degli accoppiamenti tra generi identici, utilizzando il titolo di una fortunata rubrica del passato regime televisivo, dedicata agli analfabeti e denominata, appunto, "Non è mai troppo tardi" ?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quelle approvate in Spagna non sono conquiste civile ma solo soddisfazioni di capricci, come ha detto bene Pera.
Grillini è il degno rappresentante di questi pervertiti che arrivano ad essere gay solamente perchè sono aridissimi spiritualmente e moralmente.