venerdì, gennaio 04, 2013

Il gambero Monti

Verso la prima repubblica...

Luca Ricolfi, in un lucido articolo pubblicato sulla Stampa del 31.12.12, ha fatto le pulci all'Agenda Monti per ricavarne un'ineccepibile conclusione. L'ex premier ha in mente un allontanamento dalle posizioni squisitamente moderate e punta all'alleanza con la sinistra storica, preferendo impostazioni stataliste e fondate soprattutto sull'austerity piuttosto che sui tagli della spesa pubblica, tramite un aumento della tassazione.

Ricolfi ha analizzato molto bene la strategia messa in atto dai montiani: depredare i voti dei moderati per privilegiare quelli che un tempo il Cardinale Siri definiva' i comunistelli di sagrestia', fautori della collettivizzazione forzata a mezzo del fisco, da attuarsi con un'alleanza con il Pd ed evitando in tal modo moti di piazza, turbolenze sindacali e reazioni della sinistra radicale e alternativa. 

E' un po' il gioco della balena bianca che prendeva i voti a destra per inaugurare tristi connubi con l'estrema sinistra fino ad arrivare al compromesso (anti)storico.

Con questo sistema, a dispetto delle parole di Monti, si perpetua la conservazione della nomenklatura: non per nulla pronubi di queste malsane nozze appaiono i soliti Casini e l'apprendista stregone Montezemolo, al quale già molti moderati avevavo prestato il proprio consenso in buona fede, sperando in un serio rinnovamento del centro-destra, da realizzarsi sulle rovine del berlusconismo. 

Piaccia o no, a parte Grillo, Il giornalista Giannino è l'unico a dire cose giuste sui mali d'Italia e sui programmi da applicare per uscire dalla crisi e dallo statalismo più bieco in nome della libertà della persona contro il Leviatano e nell'interesse stesso della Chiesa, la quale sperando di salvare se stessa e i suoi beni, si affida al neo-sagrestano, fiduciario dell'alta finanza, per non soccombere politicamente ed economicamente. 

Più di quanto non sia già stata sconfitta da una società civile, che ha perso qualsiasi riferimento di tipo religioso, e considera il cattolicesimo alla stregua di  un' ideologia mondana, il Vaticano finge di credere che i catto- comunisti e i post- comunisti abbiano cambiato pelle e siano ora unti del Signore : non si avvede che questa strada è insidiata da trappole mortali, che accelerano la fine dell'Istituzione .

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