L'intervista pubblicata oggi su “Repubblica”, nella quale l'ex governatore insulta, con parole di fuoco, il premier Berlusconi, incentrando la polemica sulla “vecchiaia” del Presidente del Consiglio e la sua somiglianza con “Caligola” (ignorando fra l'altro la storia), oltre a varie frasi prive di consistenza politica e di serie argomentazioni per contrastare il programma dell’avversario, rendono ancora più improbabile la credibilità dell'On. Soru.
In particolare, il richiamo all'età del Cavaliere pare un penoso espediente, per evitare di approfondire i veri temi della campagna elettorale ed sorvolare sugli errori commessi dalla sua giunta, pongono M.R. Tiscali in contrasto con l'ambiente tradizionale sardo e la cultura dell'isola, in cui il rispetto dei “vecchi” è norma fondamentale, e lo riconducono, purtroppo, paradossalmente alla figura tipica del “nuovo ricco”, aduso ai toni arroganti e supponenti, privo di qualsiasi elementare rispetto per il prossimo.
Egli dimentica che “la giovinezza è una malattia da cui si guarisce presto” e che un politico di razza si serve delle idee, r non della volgarità, per conquistare il consenso. Il linguaggio da caserma e gli atteggiamenti spocchiosi si ritorcono, prima o poi, contro chi li usa.
Quel che dispiace maggiormente è l' immagine falsa e squalificante della Sardegna e dei sardi, che scaturisce dalle infelici dichiarazioni rese al giornale.
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