giovedì, febbraio 05, 2009

Soru, l'infelice



In particolare, il richiamo all'età del Cavaliere pare un penoso espediente, per evitare di approfondire i veri temi della campagna elettorale ed sorvolare sugli errori commessi dalla sua giunta, pongono M.R. Tiscali in contrasto con l'ambiente tradizionale sardo e la cultura dell'isola, in cui il rispetto dei “vecchi” è norma fondamentale, e lo riconducono, purtroppo, paradossalmente alla figura tipica del “nuovo ricco”, aduso ai toni arroganti e supponenti, privo di qualsiasi elementare rispetto per il prossimo.

Egli dimentica che “la giovinezza è una malattia da cui si guarisce presto” e che un politico di razza si serve delle idee, r non della volgarità, per conquistare il consenso. Il linguaggio da caserma e gli atteggiamenti spocchiosi si ritorcono, prima o poi, contro chi li usa.

Quel che dispiace maggiormente è l' immagine falsa e squalificante della Sardegna e dei sardi, che scaturisce dalle infelici dichiarazioni rese al giornale.

Nessun commento: