venerdì, ottobre 17, 2008

AL LUPO, AL LUPO!


Forse gli oppositori al sistema scolastico, che si va delineando in Italia non trovano argomenti più validi del presunto razzismo, per contestare le scelte del governo e quindi sono obbligati agridare ancora una volta al lupo al lupo!, per avere qualche eco a proteste, le quali, col passare del tempo e le prime verifiche reali, verranno svuotate di contenuto.
La separazione delle classi, a seconda del grado di conoscenza dell'Italiano, è una misura detta dal buonsenso e dalla ricerca di maggiore funzionalità nella scuola: in buona sostanza è un ausilio in più agli stranieri che studiano in Italia.
A leggere, poi, i commenti sui giornali non filogovernativi, si apprendono notizie positive circa il gradimento della riforma da parte d'insegnanti (gli unici ad aver fatto esperienza sul campo) e genitori che abbiano seguito, con attenzione, le alterne vicissitudini delle classi prive di un minimo di uniformità, nella realizzazione dei piani di studio.
Sul "Corsera" è stata pubblicata la lettera di un padre che racconta l'esperienza del figlio studente in Inghilterra, al quale è stato negato l'accesso all'Università, per non avere il requisto della conoscenza della lingua inglese al 100%.
Per due anni ha dovuto studiare l'inglese e poi la sua iscrizione è stata accettata.
Gl'inglesi sono razzisti?
Sullo stesso giornale, alcuni insegnanti, avendo avuto l'esperienza negativa di un programma scolastico, che non poteva essere svolto compiutamente, a causa della presenza di alunni indietro con l'apprendimento dell'italiano, hanno manifestato il loro consenso alla separazione delle classi, ritenendola più produttiva per l'apprendimento di italiani e stranieri, sia per la funzione di sostegno in tal modo concessa agli allievi meno istruiti, sia per per l'omogeneità e la regolarità nello svolgimento dei programmi, garantita, nel contempo a quanti, senza distinzione di razza, non hanno difficoltà di comprensione della lingua.
Si tratta di segregazione o di scelta equilibrata, per evitare che il gap nella scuola si prolunghi o aumenti nel tempo?
Il discorso è ancora una volta semplice: c'è chi vuole gettare l'ombra del razzismo, per speculazioni di partito.
Qui si dà per scontato un fatto non accertato e non ipotizzabile: la segregazione.
E' un modo di ragionare scorretto e un po' infantile, che stravolge gli avvenimenti ad uso e consumo di una polemica di bassissimo livello.
Quando l'ideologia diventa il criterio di generale interpretazione della realtà, si commettono errori gravissimi, creando i presupposti per il fanatismo e la violenza.
Noto come siano sempre più diffusi linguaggi e comportamenti, che aumentano la confusione e l'ignoranza, dettati unicamente dai preconcetti favoriti dalla propaganda e dalla manipolazione delle idee.
Ecco, io vorrei una società che non sia schiava dei pregiudizi ideologici e delle superstizioni politiche, ma affrontasse i problemi alla luce della razionalità e del senso del reale, per quanto possibile.
Altrimenti, si rischia prima il ridicolo e la farsa e poi la tragedia.
Forse è questo il risultato che si vuole raggiungere?Attenzione però a non gridare troppo spesso al lupo al lupo!
Si fa il gioco di chi antirazzista non è.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e