lunedì, settembre 17, 2007

Grillo? Perché no?


Confesso di aver ammirato Grillo come attor comico e di averlo detestato quando cominciò ad occuparsi di politica.


Il suo blog l'ho letto e contestato e non mi sarei aspettato alcuna evoluzione nel suo atteggiamento mentale.


Dopo l' 8 settembre le cose sembrano cambiare nel suo modo di vedere la politica e mi pare un passaggio positivo.


La partitocrazia ormai nessuno la criticava più e nessuno metteva nei propri programmi il suo abbattimento, quanto mai necessario per un effettivo rinnovamento sociale.


Non dico che passerei armi e bagagli con lui senz'aver verificato i punti qualificanti del suo programma che apparirà sul suo blog tra qualche giorno, ma ci sto facendo un pensierino sopra.


Si vedrà.


Se - oltre alle flebili voci di autentici contestatori del malaffare dei partiti come Massimo Fini - ci sarà un movimento che affronta seriamente il problema dei problemi del nostro paese -costituito dalla nomenklatura che ci governa come un'oligarchia e che ci riduce in schiavitù ogni giorno che passa utilizzando, con intenti onesti, persone competenti e libere ( a cominciare dalle liste civiche), ritengo sia compito di ogni cittadino dabbene prestare la dovuta attenzione e dare il proprio, piccolo o grande, contributo, per la demolizione sistematica dei privilegi della classe cosiddetta dirigente, arrogante e delegittimata -la quale ha finora badato ai propri comodi, piuttosto che all'interesse del cittadino, burocratizzando sempre di più i rapporti tra potere e sudditi, e sperperando il denaro pubblico.


E allora dico: Grillo? Perché no?


Al di fuori dei vieti schemi della destra e della sinistra, ben venga una rivoluzione culturale, autentica e libertaria, che spazzi via i cialtroni che non ci rappresentano e che ci opprimono.


Attendiamo il nuovo progetto e poi valutiamo e decidiamo di conseguenza.


Intanto, evviva il vaffanculo day!

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