lunedì, luglio 14, 2008

Abbasso i giacobini !


Per la contiguità culturale e gl'indubbi influssi del grande Napoleone, siamo abituati a festeggiare un po', anche noi fratelli d'oltralpe, l'anniversario della presa della Bastiglia, apoteosi della Rivoluzione francese, che pose fine alla monarchia degenerata e sancì l'avvento della borghesia al potere, ma soprattutto simbolo di autonomia dallo Stato, nel nome del cittadino singolo.

Non tutto rifulse nella sanguinosa storia della sostituzione di una classe sociale ad un'altra, perdente per aver abusato del propria funzione di governo.

Le stragi ed il soffocamento crudele delle opposizioni per stigmatizzare il trionfo illuministico della dea ragione, che di lì a poco avrebbe soppiantato il dio tradizionale, con un'altra forma di religione laica e fanatizzante, fecero percepire che un'era dell'intolleranza si faceva strada tra i popoli e che inevitabilmente questo avrebbe comportanto l'irrompere in Europa di totalitarismi e dittature protrattisi fino a pochi decenni fa.

Lo spirito giacobino contrapposto a quello della libertà rettamente intesa, come il raffronto con la rivoluzione inglese prima, e quella americana dopo, ha reso evidenti agli storici imparziali, che un confine sottilissimo separa la lotta per l'indipendenza e la libertà del popolo da chi - pretendendo di essere il depositario della verità - si autoproclama unico interprete dell'interesse generale e dispensa il terrore accompagnandolo con l'uso indiscriminato della ghigliottina contro gli avversari.

Allora, in questo giorno di tripudio per la sempre affascinante Marianna, ricordiamoci che l'anima della conquista della libertà non sono i giacobini e i fondamentalisti, i quali, oggi come ieri, attentano ai diritti del singolo e delle comunità intermedie.

Vive la France e la liberté pour tout le monde.

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