mercoledì, marzo 07, 2007

Perché dovremmo difendere gl'insegnanti?


I recenti episodi di violenza nelle scuole non possono meravigliarci.


Sono decenni che la scuola si è progressivamente ridotta a luogo di brutture e diseducazione, senza la benché minima attenzione per la competenza e la qualificazione, la crescita culturale e sociale di chi la frequenta, sia esso docente che discente. Questo almeno nella stragrande maggioranza dei casi.



So di presidi che si sono trasformati in sindacalisti degli alunni contro i docenti che pretendevano un po' di disciplina e di maestri e professori trasformati in sgherri contro i loro colleghi, in una sfrenata e demagogica corsa a sostegno di allievi e loro genitori contestatori di tutto e di più, con prevedibili sfoci in denunce all'autorità di polizia, al solo scopo di guadagnare qualche punto in più per carriera o qualche incarico più remunerativo all'interno del proprio istituto.



Ora dovremmo provare un qualche spirito di solidarietà verso insegnanti che si esibiscono come veline o precettori che fanno a gara per elargire ottimi voti e promozioni automatiche, per paura di essere emarginati?



Neanche per idea.



Artefici del proprio destino conquistato con inserimenti di massa da parte di governanti al servizio delle clientele, questi personaggi si difendano da sé.



La scuola dovrebbe essere un opzione per chi vuole imparare e studiare e non un luogo di pratica della volgarità, oltretutto a spese dei contribuenti.


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