mercoledì, marzo 14, 2007

Il mercato e la responsabilità


Il fotografo Corona è indagato dalla Procura di Potenza, a seguito di nuove ramificazioni del Savoia- gate.


L'Avv. Frigo ha precisato la differenza tra favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, consistente sostanzialmente nella presenza, nel secondo reato, dell'esborso di denaro, che si aggiunge alla semplice messa in contatto tra i soggetti interessati al rapporto sessuale, caratteristica della prima figura criminosa.


Quel che colpisce nella vicenda è l'atteggiamento del celebre creatore d'immagini, ancora tanto giovane quanto estremamente spregiudicato nella sua smania di guadagno a tutti i costi ed il suo perentorio riferimento al mercato, quale spiegazione della sua infaticabile ricerca di denaro.


Sarebbe infatti il meccanismo economico mercantile a favorire certe situazioni e certi intrecci tra divi del pallone e dello spettacolo e facili introiti - anche con ricorso ad un altro grave delitto costituito dall'estorsione.


Ci sembra francamente ridicolo confondere le leggi della domanda e dell'offerta con il codice penale, anche se occorre riconoscere che, specialmente nel nostro paese è difficile realizzare un'etica capitalistica, forse perché qui un vero liberalismo non si è mai realizzato, anche per le insistenti (e resistenti) implicazioni politiche che l'attività d'impresa incontra ad ogni pie' sospinto.


Ora, che Corona si riferisca al mercato come giustificazione del proprio comportamento, è francamente una presa in giro.


Il trash ed il crimine, infatti, non cambiano natura solo perché preceduti o accompagnati dalla contrattazione economica.


Quello che sta divenendo sempre più usuale, putroppo, è la mercificazione delle persone.


Una volta era il marciapiede il luogo deputato a questo genere di affari, ora i luoghi sono i più diversi ed insospettabili.


Non si capisce che gli scambi commerciali sono neutri mentre le azioni più o meno riprovevoli vanno ascritte a uomini e donne.


Indipendentemente dalla sorte giudiziaria del personaggio, da considerarsi comunque non colpevole fino all'esito del processo, è curioso constatare come si stia facendo strada una nuova idea di esimente sociologica.


Alla responsabilità ormai classica della società, invocata da chi respinge capziosamente quella individuale, ora si aggiungerà, presso l'opinione pubblica meno avvertita, quella del mercato, nuova astratta entità destinata ad assolvere i gaglioffi di tutte le specie, spinti a delinquere dalla sete di quattrini originata dalla satanica influenza capitalistica.


Senza minimamente considerare che "a certi individui i soldi affluiscono come se fossero una cloaca", come già osservava Seneca in tempi certamente non sospetti di liberismo.

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