giovedì, maggio 11, 2006

Non voglio più caramelle!


A saltellare tra i blog, c'è da stupirsi delle riverenze e delle sconvenienze della maggior parte dei commentatori.


Salamelecchi e frasi opportunistiche, baci, abbracci, tentativi continui di arruffianamento.Perfino sorrisi( ma come si fa a lanciare sorrisi in web, come tanti clown?).

Di fronte al profluvio di poesie mentecatte e monocordi, piagnucolanti, noiose, prive di senso, pietose, assistete ad un coro di ovazioni, da parte di gente che a malapena sa mettere la propria firma.

Un'immensa pentola d'ipocrisia caramellosa, che bolle in continuazione, producendo acqua zuccherata per innaffiare piante rachitiche, terreni aridi, zolle rinsecchite.

Blog come specchio del reale?

Ne dubito.

Ma un collegamento con certi media sicuramente c'è. L'influenza di cattivi maestri si avverte anche qui.

Guardate la televisione in questi giorni, i minuetti dei politici. Tutti bravi ragazzi: un po' di colpi di spillo tra loro e subito dopo ammiccamenti e complicità nascoste...

Francamente credo che il nostro tempo sia il più becero e gesuita, il più volgare e vessatorio, nella storia del paese, dove si va innalzando l'ara del conformismo più vieto e dell'annientamento delle libertà individuali e collettive.

Ci attende un destino soffocante, da pecore matte.

In un falso clima di concordia, in un mare di melassa finisce la nostra civiltà.

E allora?

Non voglio più caramelle!

Basta con le giravolte criminali.

Voglio l'aria pura, i sapori forti, uomini e donne che dichiarino quel che pensano, capaci di un minimo d'indipendenza di giudizio ed anche di qualche paraloccia ben detta.

Faccio un ultimo disperato tentativo, chiamando a raccolta i non conformisti, prima di andare in esilio in qualche terra lontana ed incontaminata, se ancora esiste, in una parte qualunque di questo povero mondo.

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