mercoledì, novembre 30, 2005

Una mossa inaspettata

A La Maddalena e a Cagliari nessuno se l'aspettava. Una decisione così rapida per smantellare la base USA è una mossa inaspettata.

Ha vinto la linea Luttwak ed i sommergibili se ne andranno nel 2006.

Che cosa resta da fare per un'isola nata con la Regia Marina, grazie alla sua posizione strategica nel mediterraneo, dopo che già la Difesa ha cominciato ad abbandonare le strutture militari da anni - nell'ottica di un trasferimento nelle altre basi navali nazionali?

Il Parco dell'Arcipelago non cre a posti di lavoro, tutt'al più conserva l'esistente.

Non c'è all'orizzonte un'imprenditoria a largo respiro guidata da uomini lungimiranti.

Si corre il rischio di buttar via con l'acqua sporca anche il neonato.

Duemilacinquecento persone stanziate con la nave appoggio ed i battelli nucleari, che incrementavano il piccolo commercio ed il mercato degli affitti e 200 occupati, che andranno a spasso insieme con 4,5 piccole ditte impegnate con i lavori con gli americani.

E' presto per fare previsioni basate sull'industria dell'ambiente (?) e sul turismo diversificato (?), ma è certo che sarebbe stato più saggio fondare le premesse per la rinconversione dell'economia locale, mentre si sollecitava l'allontanamento della base nucleare.

La gioia per ambientalisti ed antiamericani assomiglia ad una vittoria di Pirro più che ad una vera conquista.

Luttwak infatti aveva preannunciato l'estate scorsa l'attuale decisione del pentagono, ma nessuno se l'aspettava così rapida e determinata.

Ed ora, che fare per non ridurre l'arcipelago ad un luogo di pescatori e pensionati?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Keep up the good work » » »