lunedì, agosto 15, 2011

Lasciate riposare Santoro &C

Qualcuno avverte mancanza d’informazione?
Io credo che ne abbiamo in eccesso e in tutte le salse: non solo tiggì e vari magazine settimanali, ma in tutte le trasmissioni d’intrattenimento le notizie, specialmente quelle morbose, sono oggetto di analisi da strapazzo anche da parte di esperti di grido.Non se ne può più.
Ormai siamo al ‘Cortile globale’, dove le chiacchiere ed il gossip imperano.
Altra cosa sono i talk show politici o politicizzati, quasi tutti in vacanza, i quali non fanno informazione, ma lavorano al servizio della lottizzazione partitocratica, con attacchi proditori all’opinione pubblica, per l’assoluta mancanza di obiettività.
Chi ha nostalgia dei Santoro, Floris, Gabanelli, Ferrara e compagnia cantante, tanto da volerli vedere perfino a Ferragosto?
Io no. La rai- radiotelevisione è uno stipendificio a tutti noto, una centrale di distribuzione d’ incarichi e sinecure per partitanti e loro ‘nepotes’ e ‘clientes’ .4cc6ece171_4640519_lrg
Dove siano finiti i giornalisti seri e non gl’imbonitori di propaganda ideologica nessuno lo sa.
Per limitare i danni di questo pachiderma, giustamente condannato da K. Popper, per la sua deliquenziale attività di manipolazione delle coscienze dei cittadini, è ormai indispensabile almeno tentare di modificare il nostro sistema pubblico, prendendo a modello quello francese o inglese od optando per un’autentica liberalizzazione.
Impresa disperata se non impossibile. Fino a quando, con le tasse e gli altri salassi del fisco centrale o federale, i poveri beoti italici non si accorgeranno che sarebbe ora di abolire la casta dei cosiddetti giornalisti al servizio del potere… di maggioranza e di opposizione.
Santoro & soci, di destra o di sinistra, almeno d’estate, risposino e ci lascino tranquilli, senza affannarci a capire con che squadra giocheranno, a suon di  milioni,  la prossima stagione di campionato televisivo. Che il conduttore di Anno Zero stia con Sky o La 7 può importare solo a qualche critico di giornale con poca fantasia e fuori dalla realtà di un paese in preda ai soprassalti della crisi economica e, come diceva Giusti, preoccupato soprattutto di dover 'tirare quattro paghe per il lesso', quel lesso che gronda abbondante per la classe dei gazzettieri ed anchorman privilegiati dal regime.

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