Gli italioti snob, quelli che amano i salotti del potere, il mercato delle vacche ed i posti di sottogoverno, le cricche che si spartiscono le torte e pensano solo ai pic-nic in tempo di crisi, cominciano a rimpiangere gli anni della sinistra internazionalista e della chiesa anti-nazionale: non si aspettavano un Presidente della Repubblica in grado di contrastare il becerume anti-italiano e di suscitare il consenso popolare verso verso una nazione unita.

Cominciano ad avere il mal di pancia a pensare che, oltre le copertine patinate e le trasmissioni beote, esiste anche un paese reale non incline a bersele tutte per non disturbare i manovratori.
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