Una onorevole ”Piripicchio”( termine che designa un’ illustre sconosciuta, secondo il neologismo creato da Enrico Vaime, per indicare chi va incerca di notorietà, con iniziative discutibili e farsesche), udite udite, si è sentita offesa per l’offesa alle istituzioni…
Il duetto del quotidiano, conosciuto come giornale filo-monarchico e quindi provvisto di finanziamenti statali senza giusto titolo, cerca ora di soffiare sul fuoco.
E’ chiaro che il conformismo o il finto conformismo in questo paese è trasversale. E quindi se può far comodo, perché non citare favorevolmente anche le fonti avversarie aBerlusconi, le quali non vorrebbero più a dirigere il giornale post-comunista una rappresentante della sinistra cosiddetta snob?
E no, cari amici belpietristi, lasciate tranquilla la direttrice dell’Unità.
Ella ha la simpatia della maggior parte dei lettori e dimostra di saper svolgere molto bene il proprio ruolo critico nei confronti del governo e dell’opposizione di sinistra.
Certamente, qualche dossier non dispiacerebbe ai suoi avversari.
E magari alla sua pubblicazione potrebbe pensarci proprio ”Libero” , data l’innegabile competenza in materia…
In tal modo forse si agevolerebbe la sua defenestrazione dal giornale fondato da Gramsci, del quale pare colga bene lo spirito movimentista, a differenza dei vari bollettini delminculpop di destra e di sinistra.
I motivi ci sarebbero per i due direttori indipendenti del nostro quotidiano: non fu Concita a rivelare la notizia degli affari petroliferi di Fininvest, cogliendo al volo le rivelazioni dell’albionico Guardian?
Il fatto è che l’assalto alla direttrice potrebbe fallire come l’agguato al presidente della camera e risolversi in un altro boomerang…
Meglio accontentarsi di mettere un po’ di benzina sulla fiamma accesa da altri.
Giù le mani da Concita !
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