Sarcastici, fulminanti, sornioni, escono, a dieci anni dalla morte di
Indro Montanelli, gli epitaffi, rimasti finora inediti, scritti dal
giornalista per puro divertimento negli anni Cinquanta. Nella carrellata
di «ritratti taglienti per cadaveri eccellenti» c’èanche il suo:
«Qui/riposa/ Indro Montanelli./Genio compreso,/spiegava agli altri/ciò
/ch’egli stesso/non capiva» e l’epitaffio per la moglie Colette
Rosselli, cronista di costume e pittrice. «Qui/riposa/Colette
Rosselli/tardiva/eroina/d’un melodramma/ di cui/portò il lutto/con
grazia/divina». Sono Ricordi sott’odio, a cura di Marcello Staglieno,
nei quali Montanelli (morto il 22 luglio del 2001 a Milano) svela con il
suo sguardo dissacratore i retroscena e le contraddizioni dei salotti
letterari e dei personaggi del mondo della cultura, dell’editoria, della
politica e dello spettacolo di quegli anni. Ad aprire il libro
l’epitaffio per il suo «cattivo» maestro e grande amico, Leo Longanesi:
«Qui giace/per la pace di tutti/ Leo Longanesi/uomo imparziale./Odiò/il
prossimo

suo/come/se
stesso». Quest’ultimo, insieme a quello dedicato a Zavattini («Non
piangete/per/Cesare Zavattini/ha già pianto/lui per tutti noi») sono gli
unici due testi del libro già pubblicati. Illuminanti come aforismi,
questi brevi componenti sono nello stesso tempo una foto di gruppo della
stagione che precede il boom economico. Così del grande autore de Gli
indifferenti Montanelli scrive: «Qui giace il più rappresentativo e
completo di tutt’i personaggi di Moravia: Alberto» e del leader storico
del Partito comunista: «Qui/riposa/Palmiro Togliatti/impiegato
modello/di/rivoluzioni/parastatali». «Manoscritti su tovagliette in
qualche trattoria milanese, ora su un block notes, ora dattiloscritti
con la sua Lettera 22 su carta da bozze, ora autografi su una rubrica
telefonica», come spiega nell’introduzione Staglieno, questi epitaffi
sono potuti diventare un libro grazie alla collaborazione del Fondo
manoscritti di Pavia, che ha messo a disposizione gli originali dei
taccuini sui quali Montanelli appuntava questi testi. Così é stato
possibile «rendere nota al grande pubblico una parte della produzione
letteraria montanelliana rimasta finora sconosciuta» dice in una nota
l’editore Rizzoli, che di Montanelli ha da poco pubblicato Ve lo avevo
detto, dedicato a Silvio Berlusconi. Ultimo grande inviato d’assalto,
fondatore del «Giornale nuovo» nel 1974 e della «Voce» nel 1994,
Montanelli, originario di Fucecchio (Firenze) dove era nato nel 1909, è
autore di circa una cinquantina di libri. In questi epitaffi si rivela
tutto il suo talento di sbeffeggiatore delle ipocrisie e piccolezze di
amici e nemici e la sua capacità di trasformare lo sdegno in ironia e la
cattiveria in arte. Cosi del fondatore del settimanale «L’Uomo
Qualunque» dice: «Qui giace/Guglielmo Giannini/ucciso/dal dolore/di
essere/un/uomo qualunque» e del Lord Brummel del teatro italiano: «Qui
giace/un frac./Dentro/c’era una volta/Luigi Cimara». Nel libro anche
ritratti di Piero Calamandrei, Amintore Fanfani, Giulio De Benedetti,
Wanda Osiris, Luchino Visconti e Giovanni Ansaldo e due illustrazioni,
in inchiostro di china su carta, che John Alcorn ha dedicato a
Montanelli, per gentile concessione della famiglia Alcorn, in
collaborazione con l’Università degli Studi di Milano. «Una Spoon River»
all’acido prussico, definisce Staglieno questi Ricordi sott’odio che in
fondo sono sì «affilate stelle filanti», «epigrammi assassini» ma tutti
sembrano «una testimonianza, per il postero lettore, dei risvolti
nascosti dietro una realtà “ufficiale” spesso, inclusi i propri amici,
troppo retoricamente celebrativa». Ordinati secondo «criteri di
compiutezza e di gusto», alcuni, precisa ancora Staglieno, «sono di
schietta ispirazione longanesiana» e benché scritti alle soglie del boom
economico mostrano una sostanziale amarezza montanelliana perché «Indro
- conclude Staglieno - aveva in parte intuito che taluni aspetti di
quel tempo erano sulla scivolosa china verso la realtà d’oggi».
_________
_
INDRO MONTANELLI, Ricordi sott’odio Rizzoli, Milano 2011, pp. 218, 17 euro
Mauretta Capuano (da Il Cittadino.it, 13 ottobre 2011)
Nessun commento:
Posta un commento