
La presenza di Feltri in un programma televisivo sul secondo canale Rai, da una parte, ci ha divertito perché il chiaro giornalista non ha perso il suo caratteristico aplomb e la sua schiettezza, anche brutale, nel rispondere alle domande della conduttrice e dei presenti, ma, dall'altra ci ha preoccupati, perché quando si cominciano a ricevere troppi elogi si rischia di essere giubilati, cioè evirati.
Stia attento Feltri.
Non dia troppa importanza al clima festoso che accompagnava la trasmissione.
Riprenda a lavorare con la solita grinta ed antipatia e ad esprimere opinioni controcorrente.
Non si lasci andare, neppure, a minime confidenze sulla sua vita privata, neanche per ammettere di aver avuto delle scappatelle di cui chiedere scusa pubblicamente alla propria moglie.
Diffidi dei mass media e non rimpianga di non essere diventato il Direttore del Corriere della Sera: quel posto non è per lui, come non lo era per Montanelli.
2 commenti:
Complimenti. Condivido appieno l'idea sulla posizione di Feltri, uno che non può avere padroni. Guardacaso, gli ultimi grandi direttori di giornale italiani sono quelli senza un vero(o più veri!) padroni a cui dare retta: Feltri, Ferrara, Diaconale...
bel blog, ti linko nel mio! :-)
Condivido anch'io le tue osservazioni.Grazie del commento.
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